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MODALITA' DELL'ESAME di POLITICHE SOCIALI II

Università di Milano Bicocca/Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche, 2013/14

docente: Paolo Ferrario

 

In premessa consiglio di andare al seguente link relativo all'ultima lezione del corso che ho sviluppato fra Ottobre e Dicembre 2013 e che contiene il:

In questa scheda illustro le modalità di esame e fornisco qualche consiglio metodologico per la sua preparazione.

La prova finale consiste nella

Tutti i materiali formativi del corso tenuto fra ottobre e dicembre 2013 sono alla seguente pagina:

 

Le modalità di costruzione ed invio del testo scritto sono indicate in questo diagramma:

1. STUDIO E SCRITTURA DEL TESTO

L'esame consiste nella

scrittura di un testo

e in un successivo ed eventuale colloquio orale di esame

Lo scritto (in un formato leggibile) andrà inviato a  paolo.ferrario@email.it  entro la settimana precedente alla date di esame.

Il testo scritto sarà verificato e valutato in rapporto agli specifici risultati di apprendimento scientifico e professionale attesi per questo corso:
• conoscenza e comprensione dei seguenti aspetti delle politiche sociali: contesti storici della costruzione delle politiche; fondamentali regole legislative; struttura istituzionale ed organizzativa del sistema dei servizi
• capacità di applicare conoscenze e comprensione per: mettere a punto alcuni paradigmi interpretativi del funzionamento delle politiche sociali; suggerire un metodo per l'autonomo studio ed approfondimento della struttura e dei processi operativi dei servizi anche in riferimento alle tendenze socioeconomiche attuali”

A titolo esemplificativo il testo scritto ("Verba volant, scripta manent") potrà assumere une delle seguenti forme:

- la autonoma rielaborazione di una o più parti del corso, attraverso gli appunti delle lezioni, le dispense e le audio lezioni e i due testi studiati;

- una schedatura (anche per parti mirate) dei due testi scelti per la preparazione avendo cura di integrarla con i contenuti delle lezioni;

- un capitolo del proprio progetto di tesi di laurea magistrale (nel caso sia già in elaborazione), sempre purchè abbia per oggetto i contenuti del corso e che sia integrata con i contenuti delle lezioni

- una rielaborazione di eventuali materiali professionali (documentazioni di servizio, relazioni tecniche, carte dei servizi, piani di lavoro, progetti in itinere, ...), purché siano in connessione con i contenuti del corso e i due libri d'esame


Il testo si configura, di fatto, come una "esercitazione didattica scritta" e deve seguire i criteri di una scrittura professionale:

I consigli per lo studio formativo orientato alla scrittura sono i seguenti:

1. scegliere prima il libro di interesse personale fra quelli indicati nella bibliografia tematica (è un elenco di testi che potrà anche essere usato come base di partenza per le tesi)

2. Studiare i capitoli del manuale di formazione Paolo Ferrario, Politica dei servizi sociali che si connettono al tema scelto o che ne sono complementari (ossia che vanno a definire la cornice di politica sociale entro cui si sviluppa l'argomento scelto)

3. studiare le dispense e ascoltare le audiolezioni (se disponibli: non le ho realizzate tutte) che si ritengono più interconnesse o complementari al tema di studio

4. costruire una propria mappa concettuale del testo che si intende scrivere (non occorre che tale mappa venga effettivamente disegnata in forma grafica: la mappa è il reticolo dei significati che sostengono una argomentazione epuò anche essere pensata, per poi renderla in forma scritta)

5. costruire la scaletta provvisoria (che è sempre mutevole nel processo di scrittura)

6. scrivere i paragrafi (unità testuale che va da un "a capo" all'altro)

7. organizzare il testo nel quadro del proprio personale asse argomentativo

 

In caso di interesse metodologico, rimando a un mio  scritto sulla scrittura professionale:

Ricordo che i "concetti essenziali" del corso sono:

1. le politiche sociali come cornici istituzionali entro cui si sviluppano le organizzazioni e le professioni di servizio

2. il metodo dei paradigmi;

3. i contenuti della riforma costituzionale del 2001 ed i suoi effetti sulle politiche dei servizi (sanitari, sociali e per aree problematiche)

4. le griglie concettuali necessarie ad analizzare le politiche sociali in riferimento ai servizi alla persona e alla comunità, così come elaborate nella realizzazione del corso (lezioni, dispense, audiolezioni)

Possibilmente tali concetti devono essere integrati nel testo, a dimostrazione dello studio effettuato sui materiali formativi di studio e di quelli che supportano il corso. La successiva griglia di valutazione qualitativa e quantitativa è costruita per verificare le conoscenze indicate negli obiettivi formativi del corso.

Non ci sono particolare criteri di lunghezza del testo. L'esperienza di 40 anni nell'adottare tale modalità nei miei rapporti professionali con le Università  mostra in tutta evidenza che il limite minimo per fare capire un ragionamento è di almeno 10 pagine. Con 20 pagine un testo riesce a presentare una griglia concettuale e argomentativa completa su un tema

2. INVIO DELLO SCRITTO a paolo.ferrario@email.it

Dopo l'invio al mio indirizzo del testo, risponderò con il seguente messaggio:

Gentile dottoressa ***, matricola (o egregio dottor, matricola)

ho ricevuto la sua tesina d'esame in formato leggibile sul mio PC.

 

Ad una prima lettura veloce le confermo che il suo testo CORRISPONDE agli obiettivi del corso Politiche sociali II della LM in Scienze pedagogiche della Università di Milano Bicocca.

Pertanto la tesina è accettata come prova d’esame.

Non appena mi sarà possibile leggerò con maggiore attenzione il suo elaborato, che sarà valutato sulla base degli 8 criteri già esplicitati nell'aula virtuale del corso e resi pubblici sul sito dell’Università (http://www.segnalo.it/AULEVIRT/2013%20Scienze%20pedagogiche/modesame-ScPed2013.htm)

 e che riporto qui sotto.

Criteri di VERIFICA e di VALUTAZIONE articolati in 8 variabili:

 

Conoscenza e comprensione

1         coerenza e pertinenza in rapporto agli obiettivi del corso

2         uso dei concetti metodologici fondamentali (linguaggi; definizioni; sviluppi concettuali ...)

3         complessità del tema scelto e connessioni con i temi del corso

 

Le parti del corso che si riferiscono a queste variabili di valutazione sono:

- il manuale Politica dei servizi sociali (in particolare i capitoli 4 e 5)

- le dispense: 1, 2, 3, 10, 11, 12

 queste variabili contribuiscono al punteggio finale da 0 a 4 punti da sommare al 18 di partenza

Capacità di applicare conoscenze e comprensione per:

4         lo studio, utilizzo delle fonti di studio utilizzate, in riferimento alla "scrittura professionale"

5         appropriazione ed uso degli strumenti fondamentali di analisi teorica e professionale sviluppati nel corso

6         capacità di cogliere i significati operativi dei diversi paradigmi metodologici che consentono l'analisi delle politiche sociali

 

Le parti del corso che si riferiscono a queste variabili di valutazione sono:

- il libro scelto per l’approfondimento

- il manuale Politica dei servizi sociali (la griglia cognitiva dei capitoli sulle aree problematiche)

- le dispense: 4, 5, 6, 7, 8, 9

 queste variabili contribuiscono al punteggio finale da 0 a 4, da aggiungere alla precedente somma

Capacità culturali e professionali in riferimento a:

7         originalità e "personalizzazione" dell'argomento individuato e trattato nella relazione;

8         attenzione nel "leggere" i rapporti fra le politiche sociali ed i loro effetti sulle organizzazioni, sull'offerta di servizi e sulle competenze professionali necessarie ad agire in queste reti

 

Le parti del corso che si riferiscono a queste variabili di valutazione sono:

- il libro scelto per l’approfondimento e l’eventuale documentazione integrativa

- il manuale Politica dei servizi sociali (la griglia cognitiva complessiva del libro)

- le dispense: 1, 2, 3, 5, 6 e quella relativa ai contenuti del tema scelto

 queste variabili contribuiscono al punteggio finale da 0 a 4, da aggiungere alla precedente somma

4. Presenze

sono rilevate in modo informale durante le lezioni e contribuiscono alla valutazione finale del testo fino a 3 punti

  

 

La prima valutazione qualitativa è espressa nei seguenti termini:

 

- NON CONGRUENTE ai criteri del corso.  In caso di palese discordanza fra gli obiettivi del corso e il contenuto del testo scritto, verrà chiesto di riscrivere la relazione e ripresentarlanel suo caso il testo presentato è valido per essere valutato come personale prova di esame, con base di partenza 18.

- SUFFICIENTE (prevalutazione quantitativa da 18 a 21),

- MEDIO (prevalutazione quantitativa da 22 a 24),

- BUONO (prevalutazione quantitativa da 25 a 27)

- OTTIMO (prevalutazione quantitativa da 28 a 30)

 

Non appena avrò effettuato la lettura analitica le comunicherò al suo indirizzo email la valutazione qualitativa e una pre-valutazione quantitativa in trentesimi

In genere faccio pervenire la prevalutazione entro i precedenti tre giorni dall’esame

 

Dopo il ricevimento della mia prevalutazione lei potrà:

 

1. accettare la pre-valutazione qualitativa e quantitativa

Nel caso la studentessa o lo studente accettasse la pre-valutazione quantitativa in trentesimi potrà darne esplicita conferma inviando a paolo.ferrario@email.it la seguente comunicazione:

"Io, cognome e nome, numero matricola, accetto la valutazione (indicare il voto) per la tesina dal titolo ... "

 

Prego inviare questa comunicazione utilizzando l’indirizzo email rilasciato dalla Università Bicocca (quello che si conclude con @unimib.it)

Ricevendo tale comunicazione, la allegherò al testo e la considererò come una vostra autocertificazione valida per accreditare l'esame nella giornata in cui voi siete iscritte ed iscritti per l’esame.

Se non mi viene spedita l’accettazione, considererò che la persona sarà presente nel giorno di esame

 

2. oppure effettuare anche il colloquio orale (nel caso volesse migliorare il voto o comunque fare una discussione formativa sui suoi studi e sul contributo delle politiche sociali per la sua formazione). In quest’ultimo caso le comunicherò preventivamente le domande d’esame.

 

In ogni caso sarò presente nel giorno degli esami per colloqui formativi sul ruolo delle politiche sociali nel lavoro professionale

Paolo Ferrario

biografia professionale: http://www.segnalo.it/PaoloFerrario-Home%20page.htm

 

3. RESTITUZIONE DELLA VALUTAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
 

Dopo la lettura ed analisi del testo alla luce delle variabili valutative invierò la griglia contenente le mie note di osservazione. Questo metodo di valutazione è fortemente oggettivo e potrà essere letto anche dai membri della commissione di esame per le loro eventuali valutazioni di merito.

In caso di non accettazione del voto farò un colloquio orale di esame il cui contenuto sarà suggerito nel testo di restituzione.

grazie per l'attenzione

buon studio per questo esame e buona formazione complessiva

cordiali saluti

Paolo Ferrario

11 dicembre 2013