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Tratto da “l’Unità” del 21/11/02

Testo integrale dell'appello contro la legge costituzionale sulla devolution lanciato dal maestro Claudio Abbado e altri

Claudio Abbado, Renato Dulbecco, Umberto Eco, Dario Fo, Margherita Hack, Mario Luzi, Rita Levi Montalcini hanno lanciato ieri un allarmato appello:
“Nell’avvicinarsi della data stabilita per l’esame, da parte del Senato, del progetto di riforma costituzionale di cosiddetta “devolution”, presentato dal Governo su iniziativa del ministro Bossi, esprimiamo la più viva e allarmata preoccupazione”.
Il progetto prevede che ciascuna Regione possa assumere, per propria decisione, poteri esclusivi in materia di sanità, di istruzione, di sicurezza. In sostanza, i territori che ne hanno le risorse – vale a dire le aree più forti e ricche del Paese – potrebbero decidere di “fare da sé” in queste essenziali materie, uscendo dai sistemi nazionali sanitario e scolastico, e dotandosi di un proprio, ulteriore corpo di polizia che complicherebbe inevitabilmente il già difficile coordinamento tra le autorità e le forze che si occupano, in Italia, di sicurezza.
Il progetto prevede anche che ciascuna Regione possa definire, attraverso una propria legge, la parte dei programmi scolastici e formativi di suo specifico interesse, con grave minaccia dell’autonomia scolastica e in definitiva della stessa coesione culturale del Paese.
In questo modo, si prospetta una frammentazione del sistema di tutela di fondamentali ed essenziali diritti dei cittadini, a danno delle regioni più disagiate e meno sviluppate.
Questo non è federalismo: il federalismo valorizza le iniziative e le potenzialità locali in un quadro di solida garanzia dei diritti essenziali e di forte cooperazione tra tutti i livelli istituzionali, mentre qui, all’opposto, si lacerano le basi di unitarietà e di solidarietà su cui si fonda la nostra Costituzione.
Per attuare il federalismo basterebbe applicare la riforma costituzionale recentemente approvata dal Parlamento e confermata con il referendum popolare del 7 ottobre del 2001, completandola e migliorandola se necessario.
Rivolgiamo, dunque, al Parlamento e alle forze politiche un appello a rendersi interpreti, anche e particolarmente in questo momento, dei fondamentali valori costituzionali, respingendo con nettezza ogni idea di chiusura egoista e vocalista, non degna delle nostre tradizioni civili e contrapposta alla prospettiva europea in cui il nostro Paese è chiamato a operare.
Claudio Abbado, Renato Dulbecco, Umberto Eco, Dario Fo, Margherita Hack, Mario Luzi, Rita Levi Montalcini