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Tracce e Sentieri

 

GLOSSARIO DI ALCUNI CONCETTI / STRUMENTI PER LE CARTE DEI SERVIZI

 

ACCESSO AGLI ATTI

DIRITTO DEI CITTADINI DI CONOSCERE IL CONTENUTO DEI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI CHE LI

RIGUARDANO

ACCREDITAMENTO

PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE L'ENTE PUBBLICO CONSENTE AD UN SOGGETTO PRIVATO

IN POSSESSO DI REQUISITI PREDETERMINATI

DI ENTRARE A FAR PARTE DELLA PROPRIA RETE DI FORNITORI DI UN SERVIZIO

ACCREDITAMENTO SANITARIO

PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO ATTRAVERSO IL QUALE LA REGIONE, SULLA BASE DI REQUISITI

STRUTTURALI, TECNOLOGICI ED ORGANIZZATIVI, RICONOSCE LE STRUTTURE PUBBLICHE O PRIVATE

QUALI ENTI EROGATORI DI PRESTAZIONI AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE.

 

L'ISTITUTO DELL'ACCREDITAMENTO SOSTITUISCE IL PRECEDENTE MODELLO DELLA CONVENZIONE

 

I CRITERI PER L'ACCREDITAMENTO NELL'AREA SANITARIA RIGUARDANO L'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE,

GLI INDICI DI QUALITA', LA SICUREZZA, IL PERSONALE E GLI STANDARD DELLE STRUTTURE

APPALTO

CONTRATTO CON IL QUALE UNA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA AFFIDA AD UN SOGGETTO PRIVATO

(IMPRESA, SOCIETA', CONSORZIO, COOPERATIVA SOCIALE) L'ESECUZIONE DI UN'OPERA, FORNITURA O

SERVIZIO DIETRO LA CORRESPONSIONE DI UN CORRISPETTIVO

APPALTO - CONCORSO

E' UNO DEI METODI DI SCELTA DEL CONTRAENTE.

IN SEDE DI GARA ALLE IMPRESE PARTECIPANTI VIENE RICHIESTO DI PRESENTARE NON SOLO L'OFFERTA

ECONOMICA MA ANCHE LA PROGETTAZIONE COMPLESSIVA

ASTA PUBBLICA

METODO DI SCELTA DEL CONTRAENTE CHE SI CARATTERIZZA PER LA POSSIBILITA' CHE ALLA GARA

PARTECIPINO TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI IN POSSESSO DEI REQUISITI RICHIESTI NELL'AVVISO DI

GARA

ATTO AMMINISTRATIVO

DOCUMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DA CUI DIPENDONO EFFETTI GIURIDICI

AUTORIZZAZIONE

ATTO GIURIDICO CON CUI L'ENTE PUBBLICO

CONSENTE IL FUNZIONAMENTO DI UN SERVIZIO

DOPO AVER VERIFICATO IL POSSESSO DI ALCUNI REQUISITI

 

BENCHMARKING

Si potrebbe tradurre come "standard" di riferimento, ipotizzando, pero' che il livello dello standard sia, se non

ottimale, almeno "superiore" a quello che si potrebbe realizzare in condizioni di normalita'.

L'origine del termine deriva in particolare dal mondo dei mercati finanziari ed ha in quel contesto l'obiettivo di

permettere al consumatore di valutare il rendimento dell'investimento finanziario realizzato dal soggetto

affidatario rispetto ad altri sul mercato.

Numerosi sono gli esempi di "benchmarking" che potrebbero essere definiti per il settore sanitario. Potrebbe

trattarsi di standard gestionali, ma anche di standard clinici e di risultato relativi a unita' produttive, reparti,

dipartimenti e intere strutture ospedaliere.

Oltre a poter valutare comparativamente la performance, la determinazione e l'applicazione delle tecniche di

"benchmarking", il parametro svolge un grande ruolo educativo e di formazione. Sapere come si colloca il

proprio reparto rispetto allo standard, puo' incentivare, infatti, a cambiare i comportamenti professionali al fine

di portarli ad un livello di coerenza con le attese implicite nello standard.

Passare dalla teoria ai fatti, pero', non e' semplice in medicina, in quanto, per cosi' dire, ogni caso e' un caso

a se' e i limiti della standardazzione sono notevoli rispetto ad altri settori di attivita'.

BISOGNI PUBBLICI

bisogni collettivi soddisfatti dallo Stato o da altro ente pubblico

BISOGNO

E' LA NECESSITA' DI UN BENE O SERVIZIO ATTO A SODDISFARE UNA ESIGENZA DELLA VITA

 

IL BISOGNO PUO' TRADURSI IN DOMANDA O RIMANERE INESPRESSO

BISOGNO ECONOMICO

stato di necessità che spinge un soggetto a procurarsi i beni necessari per soddisfarlo

CAPITOLATO DI APPALTO

DOCUMENTO CON IL QUALE LE AMMMINISTRAZIONI PUBBLICHE FISSANO GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI

CHE REGOLERANNO I RAPPORTI CONTRATTUALI

CARTA DEI SERVIZI

DOCUMENTO DI TRASPARENZA RIVOLTO AI CITTADINI / UTENTI DALL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

CON IL QUALE L'ENTE ESPLICITA I SUOI ORIENTAMENTI

DICHIARA QUALI SONO LE PRESTAZIONI CHE SI IMPEGNA AD EROGARE

E COME INTENDE OPERARE IN CASO DI MANCATO RISPETTO DELLE PRESTAZIONI PROMESSE

 

HA NOTEVOLI IMPLICAZIONI SULLE ORGANIZZAZIONI,

IN QUANTO ORIENTA IL FORNITORE A METTERE AL CENTRO LE ESIGENZE DEL CLIENTE

CASE DI RIPOSO

IL TERMINE INDICA GENERICAMENTE LE STRUTTURE RESIDENZIALI PER GLI ANZIANI

 

NEL PRIMO PIANO SOCIO-ASSISTENZIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA INDICAVANO LE STRUTTURE

DESTINATE ALLE PERSONE PARZIALMENTE NON AUTOSUFFICIENTI

 

ATTUALMENTE IL TERMINE CASA DI RIPOSO DOVREBBE ESSERE PIU' CORRETTAMENTE SOSTITUITO DA

QUELLO DI DI RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE

 

CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO

LE REGIONI ISTITUISCONO CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO CHE HANNO LA FUNZIONE DI

SOSTEGNO, PROMOZIONE E SVILUPPO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ESISTENTI

(Fonte: Legge 266/1991 art. 15)

CERTIFICAZIONE

DA “CERTUM FACERE”

 

(=RENDERE CERTO, EVIDENTE)

 

PROCEDURA IN BASE ALLA QUALE UN ORGANISMO APPOSITAMENTE PREPOSTO ATTESTA CHE UN

PRODOTTO, UN PROCESSO, UN SERVIZIO O UNA FIGURA PROFESSIONALE SONO CONFORMI AI REQUISITI

SPECIFICATI DALLA NORMA

COMUNI

"Il Comune è l'Ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo

sviluppo" (Decreto Legislativo 267/2000, art. 3, comma 2).

Il Comune è titolare di funzioni proprie e può esercitare le funzioni attribuite o delegate dallo Stato e dalla

Regione. Adotta il proprio statuto, che serve a dare le norme fondamentali per la sua organizzazione interna,

l'ordinamento degli uffici e dei servizi pubblici, la collaborazione con gli altri Comuni e con la Provincia, la

partecipazione popolare, il decentramento, l'accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti

amministrativi. I suoi compiti si svolgono specialmente nei settori organici dei servizi sociali, dei quali è titolare

come singolo o associato con altri Comuni (o

delegando lo svolgimento delle proprie funzioni alle aziende sanitarie) quando le sue dimensioni territoriali,

demografiche e organizzative non gli consentono di rispondere in modo soddisfacente alle esigenze dei suoi

cittadini. Il Comune può promuovere e concludere accordi di programma che consentono l'azione integrata e

coordinata anche con Province e Regioni.

CONVENZIONE

ATTO CON IL QUALE L'ENTE/SOGGETTO PUBBLICO STABILISCE LE PROPRIE RELAZIONI CON UN ALTRO

SOGGETTO.

 

TRAMITE LA CONVENZIONE L'ENTE:

- RICONOSCE AL SOGGETTO CON CUI STABILISCE IL RAPPORTO I REQUISITI NECESSARI PER PERSEGUIRE

OBIETTIVI DI INTERESSE PUBBLICO, MEDIANTE SERVIZI E PRESTAZIONI DA ESSO EROGATI

 

- STABILISCE DI METTERE A DISPOSIZIONE PROPRIE RISORSE, FINANZIARIE O STRUMENTALI, PER IL

PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI

 

- SANCISCE IL PROPRIO DIRITTO A CONTROLLARE, VERIFICARE E VALUTARE L'OPERATO DEL SOGGETTO

PRIVATO NELL'AMBITO E NEI TERMINI DELLA CONVENZIONE

 

CONVENZIONI INTERCOMUNALI

E' UNO STRUMENTO AMMINISTRATIVO PER SVOLGERE FUNZIONI ED ATTIVITA' IN FORMA ASSOCIATA

 

"AL FINE DI SVOLGERE IN MODO COORDINATO FUNZIONI E SERVIZI DETERMINATI, I COMUNI E LE

PROVINCE POSSONO STIPULARE TRA LORO APPOSITE CONVENZIONI.

LE CONVENZIONI DEVONO STABILIRE I FINI, LA DURATA, LE FORME DI CONSULTAZIONE DEGLI ENTI

CONTRAENTI, I LORO RAPPORTI FINANZIARI ED I RECIPROCI OBBLIGHI E GARANZIE

PER LA GESTIONE A TEMPO DETERMINATO DI UNO SPECIFICO SERVIZIO O PER LA REALIZZAZIONE DI

UN’OPERA LO STATO E LA REGIONE, NELLE MATERIE DI PROPRIA COMPETENZA, POSSONO PREVEDERE

FORME DI CONVENZIONE OBBLIGATORIA FRA I COMUNI E LE PROVINCE, PREVIA STATUIZIONE DI UN

DISCIPLINARE TIPO

(LEGGE 142/1990 ART. 24)

COOPERATIVE

LA COOPERATIVA E' UNA IMPRESA ATTRAVERSO CUI PIU' INDIVIDUI SI ASSOCIANO AL FINE DI OTTENERE

DALLA GESTIONE IN COMUNE DI UN'ATTIVITA' ECONOMICA BENI DI CONSUMO, OCCASIONI DI LAVORO,

SERVIZI A CONDIZIONI MIGLIORI OFFERTI DAL MERCATO

COOPERATIVE SOCIALI

LE COOPERATIVE SOCIALI SONO "IMPRESE SOCIALI" CHA HANNO LO SCOPO DI PERSEGUIRE L'INTERESSE

GENERALE DELLA COMUNITA' ALLA PROMOZIONE UMANA E ALL'INTEGRAZIONE SOCIALE DI CITTADINI

ATTRAVERSO:

- LA GESTIONE DI SERVIZI SOCIO-SANITARI ED EDUCATIVI (COSIDDETTE COOPERATIVE DI TIPO A)

- LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA' DIVERSE- AGRICOLE, INDUSTRIALI, COMMERCIALI, DI SERVIZI -

FINALIZZATE ALL'INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE SVANTAGGIATE (COSIDDETTE COOPERATIVE

DI TIPO B)

CULTURA DEL SERVIZIO

INSIEME DEI PRINCIPI

 

E DEI CRITERI DI COMPORTAMENTO

 

INTERIORIZZATI DAGLI OPERATORI

 

MEDIANTE I QUALI POSSONO ESSERE

 

MANTENUTI e

 

SVILUPPATI

 

I PROCESSI SOCIALI CHE CONDUCONO

 

ALLA PRODUZIONE DEI SERVIZI

DIARIO DI BORDO

strumento del gruppo degli operatori impegnati nella realizzazione di un progetto dove essi annotano

quotidianamente i fatti salienti, le proprie riflessioni personali, idee da sviluppare ....

 

ENTE PUBBLICO

COMPLESSO ORGANIZZATO DI PERSONE E DI COSE CHE PERSEGUE FINI DI INTERESSE COLLETTIVO.

IN GENERALE SONO GLI ENTI ATTRAVERSO CUI LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ESPLICA LA SUA

ATTIVITA' AMMINISTRATIVA.

 

UN ENTE VIENE QUALIFICATO COME PUBBLICO IN RELAZIONE AL SUO REGIME GIURIDICO, CIOE'

ALL'INSIEME DELLE NORME CHE NE REGOLANO L'ESISTENZA, L'ATTIVITA' E L'INSERIMENTO NEL SISTEMA

PUBBLICO

 

"LE PROVINCE E I COMUNI, NONCHE' GLI ENTI PUBBLICI RICONOSCIUTI COME PERSONE GIURIDICHE,

GODONO DEI DIRITTI SECONDO LE LEGGI E GLI USI OSSERVATI COME DIRITTO PUBBLICO" (Codice civile, art

11)

ENTI LOCALI TERRITORIALI

SOGGETTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER I QUALI IL TERRITORIO RAPPRESENTA LA

CONDIZIONE ESSENZIALE ALL'ESISTENZA GIURIDICA.

 

I PRINCIPALI ENTI LOCALI TERRITORIALI SONO LE REGIONI, LE PROVINCE E I COMUNI

 

SI POSSONO ANCHE CONSIDERARE ENTI LOCALI I CONSORZI FRA ENTI TERRITORIALI, LE UNIONI

INTERCOMUNALI, LE COMUNITA' MONTANE, LE AZIENDE MUNICIPALIZZATE. LE CAMERE DI COMMERCIO, LE

AZIENDE DI PROMOZIONE TURISTICA

FATTIBILITA'

Per fattibilità si intende la probabilità assegnata alla realizzazione dell'evento considerato In questo modo il

decisore cerca di stabilire il grado di difficoltà insito nella realizzazione di un obiettivo

FATTORI DI QUALITA’

 

ASPETTI RILEVANTI PER LA PERCEZIONE DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO DA PARTE DELL’UTENTE

FONDAZIONI

COMPLESSO ORGANIZZATO DI BENI DESTINATI DA UNO O PIU' SOGGETTI (COSIDDETTI FONDATORI) PER

LA REALIZZAZIONE DI UNO SCOPO GENERALMENTE ALTRUISTICO

 

NELLA FONDAZIONE PREVALE L'ELEMENTO PATRIMONIALE

 

"LE ASSOCIAZIONI, LE FONDAZIONI E LE ALTRE ISTITUZIONI DI CARATTERE PRIVATO ACQUISTANO LA

PERSONALITA' GIURIDICA MEDIANTE IL RICONOSCIMENTO CONCESSO CON DECRETO DEL PRESIDENTE

DELLA REPUBBLICA" (Codice civile, art. 12)

FONDAZIONI

organizzazione di beni vincolati ad un determinato scopo

 

FORMAZIONE

La formazione rappresenta un concetto in costante evoluzione, sottoposto a nformulazioni continue

Designa in genere tutti quei processi di apprendimento cognitivo, espenerieziale e relazionale finalizzati a

preparare l'individuo allo svolgimento di un ruolo sociale o di una mansione operativa nell'ambito di

un'organizzazione

Racchiude in sé sia la dimensione educativa che quella conoscitiva

FORMAZIONE Sapere -Saper fare -Saper essere

Questa tripartizione è un riferimento classico per quanto riguarda l'apprendimento in ambito formativo

- "sapere" rappresenta il livello teorico-culturale, tendenzialmente disciplinare,

- il "saper fare" è riferito sia al livello tecnico-metodologico delle competenze, delle

abilità e delle capacità, sia a quello pratico-espenenziale,

- il "saper essere" in riferimento alle capacita relazio-

nali e ai fattori emozionali

FORMAZIONE Valutazione dei risultati formativi

La valutazione dei risultati formativi e essenzialmente un'attività di ricerca che serve per misurare il

soddisfacimento dei bisogni della formazione

Può avvenire durante l'attività formativa e/o alla sua conclusione In quest'ultimo caso può riguardare le

reazioni dei partecipanti, l'apprendimento raggiunto dai

singoli e dal gruppo e i cambiamenti organizzativi successivi all'intervento

FORMAZIONE PROGETTAZIONE FORMATIVA

La progettazione formativa è una funzione propria di ogni operatore che svolga una funzione formativa

E' una funzione necessariamente negoziale perche deve analizzare dialetticamente gli interessi e i bisogni dei

diversi interlocutori

Presuppone alcune competenze indispensabili in mento alla strategia progettuale, all'analisi dei bisogni,

all'analisi dell'organizzazione del lavoro e delle Professionalità, alla valutazione dei risultati

GARA

MEZZO CHE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE USA PER SCEGLIERE L'IMPRESA O LA PERSONA PIU'

ADATTA A REALIZZARE UN'OPERA O A SVOLGERE UN SERVIZIO

GESTIONE

TERMINE USATO PER INDICARE LE COMPLESSE AZIONI CHE SI SVOLGONO IN UN ENTE PER IL

RAGGIUNGIMENTO DEI PROPRI FINI: DIREZIONE E COORDINAMENTO, BILANCI, ATTIVITA' FINANZIARIE,

GESTIONE DEL PERSONALE, PREDISPOSIZIONE DELLA MODULISTICA

IMPATTO

Per impatto si intende l'effetto di cambiamento prodotto sulla popolazione target o sul sistema

 

INDICATORI

- VARIABILI AD ELEVATO CONTENUTO INFORMATIVO CHE CONSENTONO DI DESCRIVERE FENOMENI

COMPLESSI E DI ORIENTARE LE DECISIONI

 

- CARATTERISTICHE QUALITATIVE (PARAGONABILE) O QUANTITATIVE (MISURABILI) DI UN OGGETTO O DI

UN FENOMENO CHE SU QUESTI CONSENTE DI COSTRUIRE IPOTESI e DI DARE GIUDIZI

 

- QUOZIENTI FRA VALORI E/O QUANTITÀ' TRATTE DA DOCUMENTI PROGRAMMATICI E CONSUNTIVI

DELL'ENTE LOCALE

INDICATORI DI ESITO

CIO’ CHE SI RIESCE A FARE

MA SOPRATTUTTO I CAMBIAMENTI (DI SALUTE, BENESSERE)

CHE POSSONO ESSERE ATTRIBUITI AL PROCESSO ASSISTENZIALE

 

Fonte: Donabedian, La qualità dell’assistenza sanitaria, La Nuova Italia Scientifica 1990,

p. 95, 97,108

INDICATORI DI PROCESSO

CIO’ CHE GLI OPERATORI FANNO PER GLI ASSISTITI /UTENTI / CLIENTI

 

CIO’ CHE FANNO GLI UTENTI

 

RUOLI DELLE RETI COMUNITARIE

 

Fonte: Donabedian, La qualità dell’assistenza sanitaria, La Nuova Italia Scientifica 1990,

p. 95, 97,108

INDICATORI DI QUALITA’

VARIABILI QUANTITATIVE O PARAMETRI QUALITATIVI CHE REGISTRANO UN CERTO FENOMENO, RITENUTO

“INDICATIVO” DI UN FATTORE DI QUALITA’.

 

PER OGNI FATTORE DI QUALITA’ POSSONO ESISTERE PIU’ INDICATORI.

 

UNA CLASSIFICAZIONE "CLASSICA" (DONABEDIAN) SUDDIVIDE IN :

INDICATORI DI PROCESSO, DI STRUTTURA, DI ESITO

INDICATORI DI STRUTTURA

COMPONENTI, MATERIALI ED ORGANIZZATIVE, DEL CONTESTO

IN CUI SI ATTUA IL PROCESSO DI EROGAZIONE

 

RISORSE UMANE, FISICHE, TECNICHE, FINANZIARIE, ORGANIZZATIVE

 

Fonte: Donabedian, La qualità dell’assistenza sanitaria, La Nuova Italia Scientifica 1990,

p. 95, 97,108

 

ISO - (INTERNATIONAL STANDARD ORGANIZATION)

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE CHE RAGGRUPPA ORGANISMI DI NORMAZIONE DI 110 PAESI,

AVENTE LA FINALITA’ DI FAVORIRE NEL MONDO LO SVILUPPO DELLA NORMAZIONE,

ALLO SCOPO DI FACILITARE GLI SCAMBI COMMERCIALI E LA PRESTAZIONE DI SERVIZI FRA STATI

E DI REALIZZARE ACCORDI NEI CAMPI SCIENTIFICO, TECNICO, ECONOMICO, INTELLETTUALE

LICITAZIONE PRIVATA

METODO DI SCELTA DEL CONTRAENTE CHE SI CARATTERIZZA PER LA PRESENZA DI UN MOMENTO DI PRE-

SELEZIONE.

INFATTI I SOGGETTI INTERESSATI ED IN POSSESSO DEI REQUISITI INDICATI NELL'AVVISO DI GARA

DEVONO PRESENTARE LA LORO DOMANDA DI PARTECIPAZIONE.

SULLA BASE DI TALI DOMANDE L'AMMINISTRAZIONE APPALTATRICE FORMA L'ELENCO DELLE IMPRESE

DA INVITARE ALLA GARA, MOTIVANDO LE RAGIONI PER LE QUALI HA EVENTUALMENTE ESCLUSO DA

TALE ELENCO UNA IMPRESA

ORGANIZZAZIONE

NEL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI SI POSSONO FARE LE SEGUENTI DISTINZIONI:

 

- ORGANIZZAZIONE: SCHEMA DI RIPARTIZIONE DELLE DIVERSE RESPONSABILITA', LORO SUDDIVISIONI E

FORME DI COORDINAMENTO

 

- STRUTTURA: INSIEME DELLE UNITA' OPERATIVE CHE COSTITUISCONO IL SISTEMA SANITARIO E SOCIO-

SANITARIO

 

- FUNZIONAMENTO: MODALITA' OPERATIVE DELLE DIVERSE UNITA' CHE COMPONGONO IL SISTEMA

SOCIO-SANITARIO

 

IL TERMINE E' IMPIEGATO ANCHE PER DESIGNARE L' "AZIONE DELL'ORGANIZZARE"

ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA' SOCIALE - ONLUS

CON TALE TERMINE SI INTENDE UN "CONTENITORE" FISCALE CUI POSSONO ADERIRE I VARI SOGGETTI

OPERANTI NEL CAMPO DELLA CULTURA, DELLO SPORT, E DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE ADEGUANDO I

PROPRI STATUTI ALLE REGOLE FISSATE DALLA LEGGE (Dgls 460/1997)

 

POSSONO ENTRARE A FAR PARTE DELLA CATEGORIA "ONLUS": LE ASSOCIAZIONI, LE FONDAZIONI, I

COMITATI, LE SOCIETA' COOPERATIVE, ALTRI ENTI PRIVATI CON O SENZA PERSONALITA' GIURIDICA

SONO IN OGNI CASO CONSIDERATE ONLUS: LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO, LE

ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE RICONOSCIUTE IDONEE, LE COOPERATIVE SOCIALI

 

LE ONLUS HANNO VARIE AGEVOLAZIONI FISCALI.

AL FINE DELLE IMPOSTE DIRETTE NON SONO CONSIDERATE COMMERCIALI LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA'

ISTITUZIONALI E I PROVENTI DERIVANTI DALL'ESERCIZIO DI ATTIVITA' CONNESSE NON CONCORRONO

ALLA FORMAZIONE DEL REDDITO

 

PIANI DI ZONA

NELLA REGIONE DEL VENETO IL PIANO DI ZONA DEI SERVIZI SOCIALI E' UNO STRUMENTO

PROGRAMMATORIO FINALIZZATO A FACILITARE LA COMUNICAZIONE INTER-ISTITUZIONALE FRA COMUNI

E AZIENDA SANITARIA.

 

SVOLGE UNA PLURALITA' DI FUNZIONI:

- LETTURA CONDIVISA DELL'EVOLUZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA DEI BISOGNI DEL TERRITORIO

- RACCORDO FRA IL RUOLO PROGRAMMATORIO DEI COMUNI E QUELLO DELLE AZIENDE ULSS

- RICOGNIZIONE SULLE FORME AMMINISTRATIVE DI GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA ZONA

- OCCASIONE PER INDIVIDUARE LE FORME DI COOPERAZIONE FRA RISORSE PUBBLICHE E PRIVATE

- OPPORTUNITA' PER ELABORARE UNA COMUNICAZIONE SUI PROBLEMI SOCIO-SANITARI FRA I VARI

SOGGETTI DEI TERRITORI

 

A LIVELLO STATALE, NEI PROGETTI DI LEGGE DI RIFORMA DEI SERVIZI SOCIALI E' PREVISTA L'ADOZIONE

DI UN "PIANO TERRITORIALE" CHE INDIVIDUA GLI OBIETTIVI STRATEGICI, LE PRIORITA' DI INTERVENTO E

GLI STRUMENTI E LE RISORSE PER LA LORO REALIZZAZIONE

PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

INSIEME DEGLI ATTI E DELLE ATTIVITA' COMPIUTI DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ALLO SCOPO DI

ADOTTARE UN ATTO FINALE (es. AUTORIZZAZIONE; CONTRATTO, CONVENZIONE)

PROCESSO

INSIEME DI ATTIVITA' ORGANIZZATE E CORRELATE AVENTI PER OBIETTIVO LA PRODUZIONE DI UN BENE O

IL CONTROLLO DI CERTI EVENTI O PARAMETRI

PROCESSO DI UNA POLITICA

CINQUE FASI PRINCIPALI:

- IDENTIFICAZIONE DI UN PROBLEMA

- ELABORAZIONE DI UN PROGRAMMA

- COSTRUZIONE DI UN ASSETTO ISTITUZIONALE LEGITTIMATO NELLO SPECIFICO SISTEMA POLITICO

- TRADUZIONE CONCRETA DEGLI ORIENTAMENTI IN AZIONI

- RICADUTA SUI VARI SOGGETTI ED ATTORI SOCIALI

 

RIELABORAZIONE DI: MENY Y., THOENIG J.-C., LE POLITICHE PUBBLICHE, IL MULINO 1991, P. 106-107)

PROFESSIONE

ATTIVITA' LAVORATIVA INTELLETTUALE CHE RICHIEDE UNO SPECIFICO TITOLO DI STUDIO

 

DAL LATINO "PROFESSU": CHE HA DICHIARATO APERTAMENTE

 

(PARTICIPIO PASSATO DI "PROFITERI": DICHIARARE APERTAMENTE)

PROGETTO

DAL LATINO "pro", AVANTI

 

E "iacere", GETTARE

 

CIOE' GETTARE AVANTI UN PENSIERO, UNA INTENZIONE

 

PROVINCIA

Secondo l'art. 3, comma 3, del Decreto Legislativo 267/2000 "la Provincia è l'Ente locale intermedio tra

Comune e Regione, cura gli interessi e promuove lo sviluppo della comunità provinciale". La Provincia

raccoglie le proposte dei Comuni e concorre alla formazione dei programmi e piani regionali; può costituire

consorzi, partecipare ad accordi di programma con i Comuni o con altre Province.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

INSIEME DEGLI ENTI CHE HANNO L'OBIETTIVO DI PERSEGUIRE COMPITI DI PUBBLICO INTERESSE

 

SISTEMA DI ORGANIZZAZIONI CHE SVOLGONO ATTIVITA' FINALIZZATE A:

 

- FUNZIONI DI ORDINE, GARANZIA, DIRITTI, CONTROLLO DELLA LEGALITA'

 

- FUNZIONI DI PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI

 

- FUNZIONI DI REGOLAZIONE DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE

 

- FUNZIONI DI SVILUPPO SOCIO-CULTURALE

QUALITA' - MANUALE DI

DOCUMENTO CHE ENUNCIA LA POLITICA DELLA QUALITÀ’ ADOTTATA

E DESCRIVE PUNTUALMENTE IL SISTEMA DI QUALITA’ DI UN’ORGANIZZAZIONE

QUALITA' - SISTEMA DI

RACCOLTA SISTEMATICA DI INFORMAZIONI

SU UNO O PIU’ SERVIZI IN MERITO A:

 

RISORSE UTILIZZATE

 

FUNZIONAMENTO (PROCESSO DI LAVORO)

 

ATTIVITA’ E PRESTAZIONI FORNITE (OUT-PUT)

 

RISULTATI CONSEGUITI (OUT-COME)

 

CON MODALITA’ CHE PERMETTONO

UNA VALUTAZIONE ESTERNA

QUANTIFICABILE O ALMENO CONDIVISIBILE

DA PARTE DI SOGGETTI DIVERSI DAGLI EROGATORI

DEL SERVIZIO STESSO

 

fonte: Dipartimento Affari Sociali-Gruppo Qualità Sociale - 1998

 

REGIONI

ENTI TERRITORIALI DOTATI DI AUTONOMIA STATUTARIA, LEGISLATIVA, AMMINISTRATIVA, FINANZIARIA.

SONO ENTI DI AUTOGOVERNO, NEL SENSO CHE SONO LIBERE DI REGOLARE CON PROPRI ATTI

(PRINCIPALMENTE LE LEGGI REGIONALI) LE MATERIE DI PROPRIA COMPETENZA

 

LA COSTITUZIONE PREVEDE DUE TIPI DI REGIONI:

- A STATUTO SPECIALE (SICILIA, SARDEGNA, VALLE D'AOSTA; FRIULI VENEZIA GIULIA; TRENTINO ALTO

ADIGE), CHE HANNO UN ORDINAMENTO PARTICOLARE FISSATO IN UNO STATUTO SPECIALE APPROVATO

CON LEGGE COSTITUZIONALE

- A STATUTO ORDINARIO, DELIBERATO DA CIASCUN CONSIGLIO REGIONALE ED APPROVATO CON

LEGGE DELLA REPUBBLICA (15 REGIONI)

 

PER LE REGIONI A STATUTO ORDINARIO LE NORME FONDAMENTALI DI ORGANIZZAZIONE E

FUNZIONAMENTO SONO CONTENUTE NEL TITOLO V° DELLA COSTITUZIONE (ART. 114-133). L'ART. 117

DELLA COSTITUZIONE STABILISCE LE MATERIE IN CUI LE REGIONI POSSONO LEGIFERARE

 

LE REGIONI ESERCITANO FUNZIONI LEGISLATIVE IN MATERIA SANITARIA: DETERMINAZIONE DEGLI AMBITI

TERRITORIALI DELLE AZIENDE SANITARIE, CRITERI DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI, FINANZIAMENTO,

PROGRAMMAZIONE, CONTROLLO E VIGILANZA

REGIONI

LE REGIONI

 

Le Regioni sono costituite in enti autonomi con propri poteri e funzioni secondo i principi fissati nella

Costituzione. Alla Sicilia, alla Sardegna, al Trentino-Alto Adige, al Friuli-Venezia Giulia e alla Valle d'Aosta

sono attribuite forme e condizioni particolari di autonomia, secondo statuti speciali adottati con leggi

costituzionali. La Regione emana per molte e importantii materie norme legislative nei limiti dei principi

fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato, sempreché le norme stesse non siano in contrasto con l'interesse

nazionale e con quello di altre Regioni.

 

Le leggi della Repubblica possono demandare alla Regione il potere di emanare norme per la loro attuazione.

Spettano alla Regione le funzioni amministrative per le materie elencate nel precedente articolo, salvo quelle

di interesse esclusivamente locale, che possono essere attribuite dalla leggi della Repubblica alle Provincie,

ai Comuni o ad altri enti locali. Lo Stato può con legge delegare alla Regione l'esercizio di altre funzioni

amministrative. La Regione esercita normalmente le sue funzioni amministrative delegandole alle Provincie, ai

Comuni o ad altri enti locali, o valendosi dei loro uffici.

 

Le Regioni hanno autonomia finanziaria nelle forme e nei limiti stabiliti da leggi della Repubblica, che la

coordinano con la finanza dello Stato, delle Provincie e dei Comuni. Alle Regioni sono attribuiti tributi propri e

quote di tributi erariali in relazione ai bisogni delle Regioni per le spese necessarie ad adempiere le loro

funzioni normali. Per provvedere a scopi determinati, e particolarmente per valorizzare il Mezzogiorno e le

Isole, lo Stato assegna per legge a singole Regioni contributi speciali. La Regione ha un proprio demanio e

patrimonio, secondo le modalità stabilite con legge della Repubblica. La Regione non può istituire dazi

d'importazione o esportazione o transito fra le Regioni. Non può adottare provvedimenti che ostacolino in

qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose fra le Regioni. Non può limitare il diritto dei

cittadini di esercitare in qualunque parte del territorio nazionale la loro professione, impiego o lavoro. Sono

organi della Regione: il Consiglio regionale, la Giunta e il suo presidente.

 

Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i

princìpi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l'esercizio del diritto di iniziativa e

del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei

regolamenti regionali. Il Governo della Repubblica può promuovere la questione di legittimità costituzionale

sugli statuti regionali dinanzi alla Corte costituzionale entro trenta giorni dalla loro pubblicazione.

 

REGOLAMENTO

ATTO AMMINISTRATIVO CHE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI USANO PER DISCIPLINARE LA LORO

ORGANIZZAZIONE

RELAZIONE TECNICA

Costituisce uno strumento di documentazione dei progetti e può riguardare "casi" specifici e determinati nel

"tempo, così come resoconti di particolari iniziative o

esperienze didattiche

Le sue caratteristiche, ovviamente, variano a seconda del "committente"

REQUISITI

INSIEME DELLE CONDIZIONI RICHIESTE

RICERCA AZIONE

La ncerca-azione, spesso denominata anche ncerca-intervento, rappresenta uno dei più innovativi contributi

di Kurt Lewin (1890-1947) ed e tesa a collegare le atti-

vità di ricerca al miglioramento dei sistemi sociali e delle situazioni reali

II suo utilizzo in ambito educativo ha consentito di sperimentare un nuovo rapporto fra ricerca e innovazione,

aprendo la strada ad una più stretta connessione con i momenti formativi (ncerca-formazione)

SETTING

DALL'INGLESE " to set", CHE SIGNIFICA COLLOCARE, METTERE, SISTEMARE

 

NEL LINGUAGGIO SETTORIALE DEL MONDO DEI SERVIZI IL TERMINE E' USATO COME AMBIENTE FISICO O

PSICOLOGICO CON CUI AVVIENE L'AZIONE ASSISTENZIALE

STAKEHOLDER

Per stakeholder si intendono tutti i soggetti interessati dall'attività di un ente (stato, ente locale, impresa …)

e in grado, direttamente o indirettamente, di influenzarne gli esiti

(es. sindacati, associazioni, altri enti pubblici e/o privati, clienti, fornitori, cittadini, consumatori, …).

STANDARD DI QUALITA’

VALORI ATTESI PER DETERMINATI INDICATORI.

RAPPRESENTANO OBIETTIVI DI QUALITA’ CHE SI RIFERISCONO ALLE PRESTAZIONI RESE

TRASPARENZA AMMINISTRATIVA

PRINCIPIO IN BASE AL QUALE I CITTADINI HANNO IL DIRITTO DI CONOSCERE QUELLO CHE FA LA PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

TRATTATIVA PRIVATA

PROCEDIMENTO DI CUI PUO' SERVIRSI L'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA PER PERVENIRE ALLA STIPULA DI

UN CONTRATTO CONN UN SOGGETTO DETERMINATO QUANDO, RICORRENDO SPECIALI ED ECCEZIONALI

CIRCOSTANZE, NON POSSONO ESSERE ESPERITI I PROCEDIMENTI CONCORSUALI PREVISTI PER LA

STIPULA DEI CONTRATTI

 

UNI, ENTE NAZIONALE ITALIANO DI UNIFICAZIONE

ASSOCIAZIONE TRA SOGGETTI PRIVATI E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

DOTATA DI RICONOSCIMENTO GIURIDICO

E PREPOSTA ALL’EMANAZIONE DI NORME TECNICHE VOLONTARIE IN QUASI TUTTI I SETTORI

VALUTAZIONE DEI RISULTATI

Si intende la verifica fatta alla fine del progetto che serve per definire i reali effetti prodotti sull'utente

Tale verifica confronta la situazione iniziale della popolazione con quella finale e con gli obiettivi posti

VALUTAZIONE DI PROCESSO

Si intende la raccolta di informazioni utili alla gestione del progetto, allo sviluppo delle decisioni necessarie per

correggere gli eventuali errori prodotti durante la

realizzazione concreta degli interventi

VALUTAZIONE DI PROCESSO

RACCOLTA DI INFORMAZIONI UTILI ALLA GESTIONE DEL PROGETTO, ALLO SVILUPPO DELLE DECISIONI

NECESSARIE PER ORIENTARE LA REALIZZAZIONE CONCRETA DEGLI INTERVENTI

VALUTAZIONE DI SISTEMA

Si intende la valutazione degli effetti prodotti dal progetto anche sul sistema città, e non solo sulla

popolazione direttamente coinvolta

L'analisi coinvolge anche altri settori relativi, per esempio il sistema dei trasporti, il verde pubblico e così via

Tutti i settori sui quali ci si aspetta un effetto diretto o indiretto