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IL TEMPO CHE RESTA. RICORDI

 

La Cinquecento, università, servizio militare

 

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Settembre 1974 - Agosto 1975: Servizio militare a Merano, con 3 mesi a Trento

Poche cose da ricordare. Ma sicuramente la bella cittadina.

 

Passeggiata Tappeiner

La Passeggiata Tappeiner è la più famosa e attraente area verde di Merano. Il suo nome è dedicato al dottor Franz Tappeiner che esercitò la professione di medico nella città del Passirio alla fine del secolo scorso e che fu anche un appassionato di antropologia e soprattutto di botanica. A cavallo del 1900 egli ideò e donò alla città la magnifica passeggiata, in un epoca in cui Merano era già rinomata città di cura e di soggiorno. La realizzazione avvenne in tre periodi. Il primo tratto, da Via Monte San Zeno fino al cortile del Castello Principesco di via Galilei, per una lunghezza di 1852 metri, fu completato nel settembre 1893 e l'inaugurazione avvenne nello stesso anno. Il secondo, dalla "serpentina" fino allo Schlehdorf (a monte della Salita Silvana) fu costruito e venne aperto al pubblico nel 1911. Il terzo e ultimo tratto (dallo Schlehdorf fino a Quarazze), i cui lavori ebbero inizio nel 1913, fu ultimato solo nel 1928 causa la guerra.
La Passeggiata Tappeiner misura 3.184 metri e si trova ad una altitudine di circa 380 metri, quindi 60 metri sopra il piano cittadino. Percorrendo il suo tracciato è possibile ammirare, inserita nella flora autoctona, l'incantevole vegetazione subtropicale e mediterranea. Inoltre si spazia lo sguardo sul verde dei giardini sia pubblici che privati e sulla valle dell'Adige, immenso e geometrico frutteto. Un meraviglioso panorama sulla città, poi, si può ammirare dalla terrazza che circonda la Polveriera, fortificazione medioevale utilizzata nel XVIII secolo come deposito di polvere da sparo. (rielaborato da un articolo apparso sul quotidiano Alto Adige).

Passeggiata Lungo Passirio

E' la Passeggiata centrale che attraversa la città. Ubicata tra il monumentale edificio del "Kursaal" ed il fiume Passirio, ombrosa,ampia e centrale, servita da locali pubblici, è la meta classica di brevi camminate nel centro della città. Costeggiando il fiume sul lato orografico destro si giunge alla Passeggiata d'Inverno dove sono esposti i quadri murali di vari artisti raffiguranti i paesaggi alpini. Esposta a sud, in parte coperta, con una collezione di piente rampicanti, attrezzata con panchine e' la Passeggiata ben esposta per passeggiarvi in giornate altrove rigide. Collega il ponte "della Posta" con l'inizio della Passeggiata "Gilf" nei pressi del Ponte Romano.


 

 

QUI VADO ANCORA PIU' INDIETRO. PIANO PIANO, "CHIEDENDO SCUSA" COME DICE ALBANESE NEL SUO PROGRAMMA NOTTURNO "NON C'E' PROBLEMA" (PRIMI MESI DEL 2003)

 

I luoghi di Trento dei miei primi vent'anni (1969-1971) ripercorsi con Luciana, in un piccolo viaggio intenso come una proustiana madeleinette ("Petit gateau léger, de forme arrondie")

Quegli anni sono passati velocemente, come i miei passi davanti alla porta dell'Università:

 

 

Il ricordo affettivo più intenso è la casa di via Maffei. Con gli "allora" anarchici che mi chiamavano "il cattolico !". Appunto: allora

Uno portava dentro di sè un dramma che non ho saputo capire: quando ormai stavo percorrendo la mia vita lavorativa e quindi Trento si affievoliva nell'organizzazione dei miei tempi, si è suicidato.

Un'altro è diventato professore universitario. Ironico, intelligente, buono. Una specie di avvocato Utterson del romanzo di Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.

L'altro, ancora, era un simpatico e una brillantissima intelligenza. Un viaggiatore del mondo, momentaneamente fermato a Trento.  E poi tornato nei suoi luoghi e alle sue radici.

Dovrò  recuperare nella mia memoria la camminata sulle montagne svizzere con due di loro.

La finestra della casa è l'ultima in fondo a sinistra al primo piano.

 

 

 

 

Piazza Verdi. Una breve chiaccherata con Tullio Aymone, fotografata da Carlo proprio dalla casa di Via Maffei:


LA PRIMA AUTO: LA GLORIOSA 500 DELLA FIAT, 1968

 

Alessandro Sannia, Fiat 500 piccolo grande mito, Gribaudo, 2005