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Asl Provincia di Milano 3:

Sedi Cusano Milanino e Lissone

Le trasformazioni istituzionali dei Servizi alla persona e ruolo degli operatori dei servizi per disabili

PROGRAMMA

Premessa

La realtà attuale dei servizi socio sanitari si può comprendere solo all'interno della lettura dei più ampi cambiamenti - sociali, culturali, economici, legislativi - che negli ultimi anni hanno modificato lo scenario globale in cui i servizi sono inseriti.

Questa evoluzione, dal punto di vista normativo, riguarda anche i servizi per disabili che, nell'arco di poco più di un decennio dall'approvazione della legge quadro sull'handicap, hanno subito diverse e significative modifiche ed integrazioni: a circolari e decreti attuativi hanno fatto seguito provvedimenti rilevanti come la legge 162/98 e il programma di azione del governo per le politiche dell'handicap per il triennio 2000/2003 che hanno precisato, arricchito e finanziato interventi previsti già dal 92.

La legge 68/99 ha finalmente riconosciuto il diritto al lavoro e il principio del collocamento mirato della persona disabile: l'inserimento lavorativo dovrà essere predisposto dagli uffici competenti a partire dalla vantazione delle capacità lavorative ed avvalersi di servizi di supporto.

A livello nazionale l'uscita della legge 328/00 e il piano sociale nazionale ha inserito le politiche per le persone disabili all'interno del più complessivo sistema integrato di interventi e servizi sociali, demandando al livello territoriale la costruzione della rete e la definizione degli obiettivi prioritari per la popolazione della zona.

A livello lombardo il piano sociosanitario e le delibere attuative approvate negli ultimi sei mesi ridisegnano ruoli e funzioni degli attori del sistema di welfare, modificano i compiti e le competenze dei diversi professionisti in campo, incrementano il finanziamento dei servizi diurni sociosanitari per i disabili gravi (CSE) di parte sanitaria e ridisegnano l'assetto dei servizi residenziali, introducendo unica tipologia di servizio residenziale con possibilità differenziate di assistenza e di remunerazione delle prestazioni a secondo del livello di fragilità della persona disabile.

Nella recente normativa nazionale e regionale molto rilievo viene attribuito al metodo della programmazione degli interventi e delle risorse, dell'operatività per progetti, della verifica sistematica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni e della vantazione dell'impatto di genere. La programmazione e la pianificazione ai diversi livelli, regionale e territoriale si dovrà ispirare ai principi del coordinamento ed dell'integrazione delle politiche, della concertazione e cooperazione tra i diversi livelli istituzionali e tra questi e i diversi soggetti sociali del territorio, in una logica di sussidiarietà, e di supporto alle persone e alla famiglia, considerata elemento centrale del sistema sociale

Anche sul piano organizzativo ci sono novità rilevanti, l'introduzione dei titoli per l'acquisto di servizi e prestazioni (buoni e voucher) comporta una separazione tra soggetti che svolgono funzioni PAC e soggetti erogatori delle prestazioni con una conseguente ridefinizione di competenze degli operatori sociali delle ASL sempre più chiamati a esercitare un ruolo di programmazione e di controllo, invece che un ruolo di tipo operativo.

Queste trasformazioni in materia di servizi sociali, sanità, autonomie locali, lavoro, però hanno contribuito a ridefinire non i principi contenuti nella legge quadro sull'handicap, ma le applicazioni rese possibili e i livelli di responsabilità di tipo programmatorio e di tipo gestionale.

 

Destinatari

Educatori, dipendenti ASL3, impegnati nei CSE e nei Sii ( possibile interesse anche da parte di 2 Assistenti Sociali, 3 psicologi ) per un tot: 60 operatori

 

Finalità

Obiettivi

Contenuti e Tempi

( una giornata e mezza a cura del Dott. Paolo Ferrano )

Le trasformazioni dello scenario legislativo nei servizi alla persona

- lo Stato

- le regioni

- gli enti locali

La legge 328/2000 e i decreti attuativi: correlazione con la riforma sanitaria e con le trasformazioni in atto nell'ambito sociosanitario a livello regionale

- assetto istituzionale

- il ruolo dei soggetti pubblici e privati

- la gestione

- la programmazione

- i Livelli essenziali di assistenza (LEA e LIVEAS)

piano socio-sanitario regionale

- l'attuazione della Legge 328 in Lombardia

- buoni e voucher sociali e voucher sociosanitari

- i rapporti fra Asl e Comuni nella legislazione e nell'attività organizzativa

 

( due giornate e mezza a cura della Ossa. Filomena Quitadamo )

Le politiche per l'integrazione delle persone disabili nell'attuale quadro del sistema integrato dei servizi sociali, i passaggi essenziali delle leggi 104/92,162/98,1.23/99....

Dalla conoscenza della norma alla progettazione sociale: la definizione del progetto e del piano di intervento individualizzato

I diritti e il sostegno delle responsabilità dei familiari e le nuove forme di tutela del disabile nel quadro normativo regionale

• Gli interventi di aiuto alla vita indipendente e di sostegno alla persona disabile e alla sua famiglia

• Gli interventi per favorire l'armonizzazione del tempo di lavoro e di cura familiare

• L'auto-aiuto ed La riorganizzazione del sistema residenziale

Dal riconoscimento di invalidità civile all'accertamento dell'handicap e alla valutazione delle capacità lavorative:

• Le modifiche del sistema di accertamento e di riconoscimento dell'invalidità civile

• Le provvidenze economiche

• Le agevolazioni e i benefici previsti dalla legislazione

I percorsi e gli strumenti per:

• La formazione professionale

• L'inserimento lavorativo

 

Docenti

Dott. Paolo Ferrano, docente di Legislazione Sociale e Sanitaria all' Università di Milano- Bicocca. D.ssa Filomena Quitadamo, psicologa.

 

Metodologia

Sono previste esposizioni teoriche ed esercitazioni pratiche